ottobre 2021

Industria alimentare e intelligenza artificiale: i benefici della tecnologia per il settore food

I vantaggi dell'intelligenza artificiale per il settore food

Un’analisi dei vantaggi che l’intelligenza artificiale offre all’industria alimentare, con una selezione delle aziende che hanno introdotto grandi novità nel settore

L’industria alimentare trae enormi benefici dagli ultimi progressi dell’intelligenza artificiale, a partire dal potenziamento di alcuni aspetti del processo produttivo, dall’analisi degli alimenti, fino al miglioramento dell’experience del cliente. La tecnologia, infatti, può lavorare fianco a fianco con gli umani per aumentare l’efficienza operativa all’interno del settore food, essendo in grado di automatizzare circa il 90% delle operazioni.

 

La tecnologia aiuta a semplificare i processi nell'industria alimentare

 

Come potenziare il processo produttivo con l’intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale aiuta a semplificare il lavoro nell’industria alimentare, facilitando i compiti dei dipendenti e rendendo molto più efficiente ogni singolo processo.

Ordinare prodotti freschi e prepararli ad essere messi in scatola o confezionati può essere dispendioso in termini di tempo. Una tra le applicazioni utili per la cernita degli alimenti è TOMRA Sorting Food, che usa soluzioni basate su sensori ottici con funzionalità di machine learning. Attraverso telecamere e dispositivi di controllo, l’applicazione visualizza il cibo nello stesso modo in cui lo fanno i consumatori e lo ordina in base alle loro preferenze.

La tecnologia sta aiutando anche a migliorare l’igiene degli impianti e delle attrezzature utilizzati all’interno dell’industria alimentare. Un metodo interessante per mantenere gli standard di igiene e ridurre i tempi e le risorse per la pulizia è Self-Optimizing-Clean-In-Place (SOCIP), un sistema che misura residui di cibo e detriti microbici grazie al rilevamento ultrasonico e all’imaging a fluorescenza ottica.

 

Le applicazioni per migliorare l'experience del cliente nella ristorazione

 

Migliorare l’experience del consumatore grazie all’A.I.

Il più grande cambiamento apportato dall’intelligenza artificiale nell’industria alimentare è il modo in cui il consumer può interagire con i ristoranti.

Ecco che l’A.I. può aiutare anche a migliorare l’esperienza del cliente, come nel caso di KFC in Cina che, in collaborazione con il motore di ricerca cinese Baidu, ha ideato un sistema di riconoscimento facciale in grado di studiare il volto del cliente per poi suggerirgli le giuste combinazioni di alimenti, tenendo in considerazione l’età e lo stato d’animo, con una precisione del 99,7%. Un ragazzo under 30 potrebbe consumare un menù con hamburger, alette di pollo e Coca-Cola, un over 50 solo un porridge con latte di soia. Inoltre, in collaborazione con Ant Financial, una costola di Alibaba, KFC Cina ha presentato una nuova forma di pagamento, denominata Smile to Pay. Anche questo sistema si basa su una tecnologia di riconoscimento facciale: basta un sorriso per confermare la procedura di pagamento e circa due secondi per effettuare la scansione del cliente e identificarlo, grazie a una fotocamera 3D abbinata a un algoritmo per verificare l’autenticità delle immagini.

Nel campo delle consegne a domicilio, l’azienda Hotbox ha creato l’omonimo forno professionale ventilato. Alimentato a batteria con un cervello elettrico che controlla la temperatura ed elimina l’umidità, l’utensile mantiene intatti la fragranza e il calore del cibo durante il trasporto, evitando che i piatti vegano serviti freddi e gommosi.

L’avanguardia si raggiunge anche con la robotica. Il ristorante La Duni di Espartaco Borga, a Dallas, si è dotato dei robot creati dall’azienda American Robotech per la gestione della sala. I robot prendono le ordinazioni tramite touch-screen, portano le pietanze al tavolo e cantano persino “tanti auguri” ai clienti. Tutti hanno una personalità e interagiscono con i clienti: sono una parte importante dell’esperienza al locale.

 

L'analisi degli alimenti attraverso l'intelligenza artificiale

 

L’intelligenza artificiale aiuta ad analizzare gli alimenti

L’A.I. viene incontro all’industria all’alimentare anche per quanto riguarda l’analisi del cibo.

Hawkspex, per esempio, usa la tecnologia dei nostri smartphone per riconoscere ed esaminare ciò che viene ripreso con il telefono. Quest’app, sviluppata dal Fraunhofer Institute, libera i consumatori dal dover far affidamento sulle etichette nutrizionali e trasforma il dispositivo mobile in una macchina fotografica iper spettrale. Lo schermo in modalità selfie illumina l’oggetto che vogliamo esaminare con una serie di colori diversi e la fotocamera analizza l’intensità della luce riflessa e, grazie a un algoritmo, estrae informazioni sulle sostanze all’interno del prodotto.

Inoltre, è sempre più frequente che le aziende del settore alimentare ricorrano all’intelligenza artificiale per comprendere le dinamiche del sapore e dell’aroma di un alimento. Ibm ha collaborato con McCormick, una realtà importante nel campo degli aromi, per esplorare e prevedere nuove combinazioni di sapori e quindi rispondere in modo più mirato alle preferenze dei consumatori utilizzando gli algoritmi per interrogare i dati. Foodpairing, start up che opera fra Gand e New York, sviluppa mappe digitali degli alimenti e sfrutta l’A.I. per raccomandare combinazioni di cibi e bevande basate sia sulle preferenze umane sia sull’analisi di dati storici.

Il settore food, quindi, sembra andare sempre più verso la digitalizzazione, soprattutto per venire incontro ad esigenze legate alla sicurezza e all’igiene, che sono diventate fondamentali dopo la pandemia, per rendere il cliente protagonista dell’esperienza al ristorante e per facilitare i compiti di tutti i dipendenti del settore. In definitiva, la tecnologia e l’intelligenza artificiale hanno il potenziale per creare un’industria alimentare più sana e più fiorente sia per lavoratori che per consumatori.